La sterilizzazione del cane femmina o la castrazione dei cani maschi sono delle pratiche che vengono attuate sia per il controllo delle nascite ed evitare che il proprio amico a quattro zampe abbia una cucciolata indesiderata, che può essere difficile da gestire, sia per per ridurre il fenomeno del randagismo. A volte, poi, la sterilizzazione viene effettuata per scopi terapeutici, se ad esempio sono in corso patologie importanti o per la prevenzione di alcuni tumori molto diffusi, come quelli all’utero o alla prostata.
Sia la sterilizzazione del cane che la castrazione sono considerati degli interventi di routine e non ci sono particolari complicazioni a seguito dell’intervento. Inoltre, oggi esistono diverse tecniche per eseguire queste procedure che sono diventate meno invasive e consentono anche un recupero post-intervento molto rapido.
Come avviene la sterilizzazione di un cane
La sterilizzazione di un cane può avvenire secondo diverse metodologie e l’intervento cambia anche in base al sesso dell’animale. Infatti, per sterilizzazione si intende la procedura effettuata negli esemplari di sesso femminile e prevede l’ovariectomia e ovario isterectomia. L’ovariectomia comporta la rimozione delle sole ovaie, mentre la seconda procedura, più invasiva, prevede la completa asportazione dell’utero: in base ad alcuni fattori, come l’età del cane, il motivo dell’intervento e la presenza di patologie verrà scelto l’intervento più adatto.
La sterilizzazione del cane femmina può essere eseguita sia in laparatomia, ovvero praticando un’incisione dei muscoli addominali a livello della linea alba e asportando gli organi, sia in laparoscopia, una procedura meno invasiva che riduce i tempi di recupero. Infatti, in questo modo la manipolazione dei tessuti è minore non dovendo praticare un’apertura, ma solo delle piccole incisioni da cui far entrare gli strumenti chirurgici.
In entrambi i casi, è necessario che venga rispettato il digiuno, solitamente dalle 8 alle 12 ore prima dell’intervento, e che siano eseguite delle analisi del sangue per verificare le condizioni di salute del cane.
Nel cane maschio, invece, la sterilizzazione prende il nome di castrazione e questa procedura prevede l’orchiectomia, ovvero la rimozione completa delle gonadi maschili. Si tratta di un intervento definitivo e che viene effettuato praticando un’incisione della cute: in questo modo si provvede ad aprire la borsa scrotale per asportare i testicoli.
In alcuni casi, è possibile optare anche per un castrazione chimica che, tramite impianto sottocutaneo, va a inibire la produzione di testosterone e riduce il desiderio di accoppiamento da parte del cane. Questa è però una soluzione temporanea che dura dai 6 ai 12 mesi circa. Tra le procedure di sterilizzazione del cane maschio c’è anche la vasectomia, ovvero la chiusura dei dotti deferenti, ma oggi è una pratica poco utilizzata.
In ogni caso, la sterilizzazione del cane è un vero e proprio intervento chirurgico che viene praticata in anestesia generale. Dopo la sterilizzazione, infatti, il cane viene tenuto sotto osservazione dal veterinario e può rientrare a casa dopo poche ore. Sarà il veterinario a consigliare poi il trattamento antibiotico da seguire per qualche giorno e dare indicazioni sulla gestione della ferita chirurgica.
Sterilizzazione del cane femmina: pro e contro
É bene sapere che la sterilizzazione del cane femmina è una procedura che consente di salvaguardare la sua salute e prevenire eventuali patologie uterine, ovariche e carico della mammella. Inoltre, è indispensabile se si vogliono evitare cucciolate.
Risolversi a un veterinario è la soluzione migliore per capire anche quando è il momento giusto per eseguire la sterilizzazione. Infatti, non esiste un’età specifica per questa procedura e i pareri sono spesso controversi. Solitamente viene consigliato di attendere almeno il primo calore per eseguire l’intervento, ovviamente se non ci sono particolari esigenze come la convivenza con un cane maschio.
Il motivo di tale tempistica, che comunque può variare per ogni esemplare anche in relazione alla sua taglia, è legato a favorire il completo sviluppo fisico e psicologico del cane. Una sterilizzazione precoce, infatti, potrebbe predisporre a un mancato accrescimento dei genitali interni ed esterni che predispone a processi infiammatori, così come a una condizione di immaturità che può causare ansia e iperattività.
Sterilizzazione del cane maschio: pro e contro
Anche la sterilizzazione del cane maschio è indispensabile per tenere sotto controllo le nascite e consente di prevenire la comparsa di alcune patologie. Inoltre, la castrazione è indicata per eliminare problemi di aggressività tra esemplari dello stesso sesso per la conquista della femmina e per evitare la comparsa malattie sessualmente trasmissibili.
Tuttavia, come per i cani femmina, anche per la castrazione è bene aspettare che il cane abbia raggiunto la maturità sessuale prima di procedere con l’intervento. Infatti, gli ormoni sessuali sono necessari anche per l’accrescimento e per l’aumento della massa muscolare.
Se il cane maschio viene castrato troppo precocemente, quindi, si potrebbe andare incontro a problemi di accrescimento. La sterilizzazione del cane maschio viene spesso effettuata per motivi comportamentali, ad esempio per ridurre l’aggressività in alcuni esemplari nei confronti dell’uomo, ma per ottenere questo risultato è consigliato invece l’intervento di un comportamentista.
Quanto costa sterilizzare un cane?
Non è possibile stabilire a priori il costo per sterilizzare un cane. Infatti, il prezzo di questa procedura può variare in base a diversi fattori, come la tipologia di intervento da realizzare, la taglia del cane, i costi dall’ambulatorio o quelli previsti dalla clinica.
In generale, sterilizzare un cane ha un costo variabile dai 150 ai 300 euro e tende a essere più alto se si parla di castrazione. Inoltre, spesso il costo è variabile anche in base alla città in cui ci si trova.
Oltre all’intervento, quando si calcolano le spese da sostenere per la sterilizzazione di un cano è bene includere anche il costo delle analisi del sangue da effettuare prima dell’intervento, l’acquisto dei medicinali come antibiotico e antidolorifici post-intervento e di eventuali accessori come il collare elisabettiano che viene spesso fatto indossare al cane per evitare che possa mordere i punti di sutura.
I cambiamenti del cane dopo la sterilizzazione
Tra i cambiamenti del cane che si possono verificare dopo la sterilizzazione c’è la possibilità che si manifesti l’incontinenza urinaria, anche se si tratta di un problema non molto frequente, mentre è molto comune la tendenza all’aumento di peso dei cani, sia maschi che femmina.
Questo si verifica a causa dei cambiamenti ormonali e a livello metabolico che favoriscono l’accumulo di massa grassa. Un sovrappeso eccessivo potrebbe favorire l’insorgere di alcune patologie, anche gravi, per questo è bene tenere sotto controllo il peso del cane e prevenire l’accumulo di chili superflui che possono essere poi difficili da smaltire.
Particolare attenzione deve essere prestata all’alimentazione evitando abitudini poco salutari, come il consumo di spuntini fuori pasto, snack ipercalorici e avanzi dalla tavola. La porzione giornaliera di cibo somministrata al cane deve essere quindi valutata con attenzione e, in alcuni casi, si può valutare l’introduzione di un cibo specifico per cani sterilizzati, sia secco che umido, che è solitamente a basso contenuto calorico e di grassi ed è pensato per favorire il senso di sazietà e promuovere la perdita di peso.
Il veterinario potrà fornire ottimi consigli in merito per valutare la dieta più adatta. Infine, per tenere sotto controllo il peso del cane, è bene stimolare l’esercizio fisico, magari facendo delle passeggiate o proponendo giochi al proprio amico a quattro zampe.
Leggi anche il nostro articolo sulle migliori crocchette per cani sterilizzati.
Conclusioni
Anche se spesso si può essere un po’ scettici nel sottoporre il cane a un intervento chirurgico, è bene considerare la sterilizzazione come un’ occasione di miglioramento della salute del cane e utile a fini preventivi per alcune patologie. Tuttavia, bisogna tener conto che la sterilizzazione può causare dei problemi per quanto riguarda il metabolismo e il comportamento del cane, ma questi possono essere gestiti grazie all’adozione di corrette abitudini da parte del proprietario.