quanto deve bere un gatto al giorno

Quanto deve bere un gatto al giorno?

Tra tutti gli amici a quattro zampe i gatti sono sicuramente tra i più amati, e per questo motivo risultano decisamente diffusi nelle nostre case. Tuttavia apprezzarli non significa necessariamente essere in grado di prendersene cura in maniera adeguata… per questo motivo è necessario informarsi per tempo sui comportamenti da tenere e quelli da evitare quando si ha a che fare con i felini domestici.

Nelle righe che seguono approfondiremo un aspetto cruciale delle abitudini del gatto, che va di pari passo al tema dell’alimentazione: quello dell’idratazione. Come vedremo, la questione dell’assunzione di liquidi da parte di questo animale è cruciale in quanto capace di impattare in modo diretto e significativo sul suo stato di salute.

Ecco quindi pochi ma semplici accorgimenti che tutti i padroni di felini dovrebbero fissare nella memoria.

L’importanza del giusto apporto di acqua

Chiunque abbia a che fare con i gatti lo sa: per quanto addomesticati da migliaia di anni sono animali portati a conservare certi istinti e abitudini risalenti al loro stato primordiale naturale; tra questi vi è la capacità di adattarsi alla scarsità di acqua attraverso la riduzione del consumo di liquidi e la concentrazione dell’urina. Per quanto utile, questa capacità non dovrebbe mai prendere il sopravvento e diventare un’abitudine perché il rischio a lungo è quello di sovraccaricare l’apparato urinario con conseguente sviluppo di patologie – talvolta anche acute e cronicizzate – tra cui infezioni, cistiti, insufficienza renale e in generale disidratazione.

Per questo motivo al nostro micio va sempre garantito accesso ad acqua fresca, pulita e appetibile, senza eccezione alcuna. Infatti tanto per noi quanto per loro i liquidi risultano fondamentali per il corretto funzionamento degli organi, in quanto a mezzo di essi avvengono tutte le reazioni biochimiche che permettono l’attivazione del metabolismo; l’acqua in particolare contribuisce al mantenimento della temperatura corporea attraverso la sudorazione e la respirazione, ma è anche fondamentale per il processi digestivi, infine risulta indispensabile per eliminazione di scorie e residui dall’organismo.

Quantità d’acqua quotidiana

Medici veterinari sono concordi nel suggerire che il consumo medio quotidiano d’acqua di un gatto adulto dovrebbe aggirarsi tra i 60 e gli 80 ml per chilo di peso. Ciò significa che un esemplare di 5 kg, come spiega la rivista Focus, dovrebbe ingerire quotidianamente una quantità almeno pari ad un bicchiere d’acqua da cucina colmo.

Tuttavia questa stima è solo indicativa perché la reale esigenza di approvvigionamento d’acqua direttamente dalla ciotola varia a seconda della dieta del felino. Per intenderci il cibo secco come i croccantini è sprovvisto di liquidi, diversamente dalle soluzioni umide come mousse e bocconcini di carne che invece ne garantiscono un apporto già considerevole. In quest’ultimo caso sarà necessaria solamente una piccola integrazione extra fuori dai pasti. Per garantire un approvvigionamento costante dell’acqua si può pensare di acquistare una fontanella per gatti, in commercio se ne trovano diversi modelli con filtri i quali permettono di offrire acqua perfettamente purificata ai nostri amici felini..

Anche la quantità di sale contenuta negli alimenti incide direttamente sullo stimolo della sete dei nostri amici a quattro zampe, ed è anche il motivo per cui risulta sconsigliabile somministrare loro cibi lavorati pieni di sodio come affettati e preparati industriali. Infine alcuni machi di alimenti arricchiti di vitamine e di proteine in particolare, possono impattare sulla quantità d’acqua consumata per via dell’effetto idrolitico della scomposizione dei nutrienti che richiedono in effetti liquidi in abbondanza.

Ovviamente la quantità d’acqua da consumarsi dipende poi a che da fattori esterni come la temperatura, il tasso di umidità, l’attività fisica effettiva, ecc.

Ad ogni modo va anche detto che i gatti sono soliti regolarsi autonomamente e una volta individuato il loro regime standard, a patto che appaiano sempre ben in forma e in salute, non c’è bisogno di forzarli ulteriormente.

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